Questa amministrazione PDL e Lega Nord non passerà sicuramente alla storia come quella che ha affrontato con tempestività ed efficacia i grossi problemi ambientali di Brescia. Se infatti la zona EST è sul piede di guerra ormai da anni viste le iniziative che peggiorerebbero la qualità dell’aria anzichè migliorarla con progetti come il nuovo stadio, il nuovo bitumificio (da poco autorizzato) o il polo logistico Italgross, la zona SUD lamenta addirittura una ventilata contaminazione delle acque destinate al consumo umano accusando la Giunta Paroli di non avere mai utilizzato i fondi stanziati per la bonifica dell’inquinamento della Caffaro.
Ecco il testo della petizione cittadina con le indicazioni sulle ubicazioni dei Gazebo per aderire.
“Da oltre 10 anni nella zona di Brescia sud rogge, campi, orti sono inquinati da diossine e pcb. Le ormai note vicende del “sito Caffaro” stanno altamente condizionando la vita e la salute dei cittadini. I campi, i parchi pubblici, i giardini scolastici sono altamente inquinati.
Le ripetute sollecitazioni alle autorita’ cittadine (in primis il Sindaco Avv. Adriano Paroli) di effettuare le bonifiche necessarie per la messa in sicurezza dei siti inquinati sono rimaste inascolate. I fondi stanziati dalla Regione Lombardia per le bonifiche ambientali mai sono stati utilizzati per la zona di Brescia sud che conta una popolazione che supera le 44.000 unità, cittadini che puntualmente e diligentemente pagano le tasse.
Da recenti analisi effettuate a spot nella zona di Brescia sud, e non solo, è emersa la conferma che l’acqua erogata dai rubinetti per consumo umano rivela la presenza di cromo esavalente in quantità preoccupante.
Per le acque sotterranee (la falda) i limiti di legge sono due, uno per il cromo totale (limite = 50 microgrammi/litro) e uno per il cromo VI (limite = 5 microgrammi/litro – D.Lgs 152/06 parte IV titolo V – ); per l’acqua potabile erogata dal rubinetto di casa, il D.Lgs 31/2001 stabilisce solamente il limite del cromo totale (limite = 50 microgrammi/litro). La mancanza del limite relativo al solo cromo esavalente, rende potabile l’acqua del rubinetto anche con presenza di cromo esavalente superiore ai 5 microgrammi/litro.
La logica spinge a pensare che se per il cromo totale, i due valori sono identici (cioè sia per l’acqua sotterranea sia per quella potabile), anche per il cromo esavalente dovrebbe essere la stessa cosa. Nonostante i ripetuti allarmi di tutti gli esperti del settore sull’alto potere cancerogeno del cromo esavalente e di conseguenza all’alto rischio per la salute umana, le Autorità competenti si trincerano dietro una legge incompleta.
Per questo, i cittadini e le cittadine bresciane chiedono:
· la bonifica da pcb nella zona di Brescia sud, nei parchi pubblici e nei giardini delle scuole che non possono essere utilizzati in modo adeguato e, in alcuni casi, ne è vietato l’accesso (giardino Scuola primaria Deledda di via Parenzo, a Chiesanuova);
· la bonifica dei pozzi di acqua da cromo esavalente che, anche se nei limiti di legge, essendo altamente cancerogeno, va completamente eliminato dall’acqua per consumo umano;
· una presa di posizione netta e altamente propositiva da parte delle autorità competenti perchè vengano adottate le misure necessarie per eliminare tutte le nocività del territorio bresciano.
Per la raccolta delle firme dei cittadini bresciani, Sabato 14 Aprile dalle 9 alle 18, saranno posizionati due gazebo a Chiesanuova, in via Fura (zona piazzetta) e in via Livorno (fronte supermercato Unes); Domenica 15 Aprile, sempre dalle 9 alle 18, saranno posizionati in via Parenzo (fronte Scuola Deledda) e ancora in via Fura (zona Piazzeta). Vi aspettiamo numerosi.
Comitato Genitori Scuola Deledda“