Sulla delicata vicenda della Cava Piccinelli sulla quale sono stati sollevati dubbi circa la possibilità di contaminazione con Cesio 137 della falda di Brescia, è intervenuta nei giorni scorsi l’Assessore Paola Vilardi con una nota nella quale si dice tra l’altro: ” … Nell’ambito delle attività di controllo sulla discarica, il settore Ambiente ed Ecologia del comune di Brescia ha richiesto – con nota prot. 54924/10 del 16.08.2010 – ad Arpa di effettuare nuovi campionamenti delle acque di falda per verificare se, come nelle precedenti indagini, la discarica non determina alcuna contaminazione da isotopi radioattivi delle acque sotterranee. In data 28.09.2011 è protocollata presso il settore Ambiente ed Ecologia del comune di Brescia la relazione Arpa sulla richiesta del comune, inviata anche a Prefettura, Asl e Provincia, Settore Ambiente ed Attività Estrattive.
Vista la complessità del tema che riveste aspetti di salute pubblica e ambientale, la Prefettura ha convocato il tavolo tecnico sulle radiazioni ionizzanti negli ambienti di vita a cui partecipano Arpa, Asl, Ispettorato del lavoro e i vigili del fuoco. Con nota del 10.11.2011, la Prefettura ha convocato il tavolo tecnico. In data 16.12.2011 si è tenuta la riunione tecnica alla quale hanno partecipato l’Arpa, l’Asl, l’Ispettorato del lavoro, i Vigili del Fuoco ed il comune di Brescia. In tale riunione è stato deciso che la Loggia mettesse in opera, entro la prima decade di febbraio 2012, i due piezometri andati distrutti, nelle posizioni concordate con Arpa, e inoltre che venissero avviati i sopralluoghi e i rilievi per effettuare le verifiche topografiche richieste da Arpa per la definizione con precisione dell’altezza della falda rispetto al piano campagna.
L’Azienda regionale per la protezione dell’ambiente ha dichiarato che deve potere fare riferimento ad almeno tre piezometri e soprattutto potere entrare nella cava per quotarne il fondo rispetto ad un caposaldo inamovibile esterno e in termini assoluti.  Al fine di predisporre i piezometri così come richiesto da Arpa, i tecnici del comune diBrescia hanno compiuto un sopralluogo in data 30.12.2011 con la ditta incaricata definendo la posizione dei nuovi piezometri.
Dall’indagine Arpa emerge con chiarezza che la situazione di contaminazione delle acque non è variata e non vi è alcun dato oggettivo che attesti la contaminazione delle acque di falda di origine radioattiva. Emerge, altresì, che le analisi spettrometriche non evidenziano variazioni rispetto a quanto già accertato da Arpa nel 2006 e 2007. Sul tema dei piezometri va sottolineato che al fine di mantenere monitorato l’impatto della discarica Piccinelli – ex insediamento CagiMetal – il comune ha predisposto a proprie spese quattro piezometri (piccoli pozzi del diametro di circa 10 cm), due a monte e due a valle al fine di poter effettuare controlli radiometrici e chimici sulle acque di falda prima e dopo la discarica. Per porre i piezometri nelle posizioni più idonee per la verifica dell’eventuale contaminazione, la Loggia ha definito alcune posizioni in proprietà privata.
Avuto il consenso dai privati, sono state eseguite le installazioni a spese del comune. Nel 2010 a causa di attività di movimentazione di terreno nella proprietà privata sono andati distrutti o sotterrati due piezometri (pz 5bis e pz2) come evidenziato nella relazione Arpa.
In data odierna i vigili, unitamente a tecnici dell’Area gestione del territorio hanno fatto un nuovo sopralluogo al fine di accertare lo stato dei luoghi che si ricorda, sono di proprietà privata. In conclusione il comune di Brescia ha effettuato, unitamente agli altri Enti competenti il lavoro di controllo e monitoraggio della Cava Piccinelli.
La gravità delle accuse e delle insinuazioni contenute nel comunicato del Comitato Spontaneo contro le Nocività ha indotto l’amministrazione a fare valutare alla civica avvocatura se sussistano gli estremi per avviare una denuncia davanti all’autorità giudiziaria al fine dell’accertamento di reati quali procurato allarme e diffamazione”. Quanto al fatto che la relazione di Arpa sia stata secretata, la cosa non risponde assolutamente al vero, prova ne è che la stessa è stata trasmessa da Arpa a tutte le autorità competenti in materia le quali si sono di conseguenza attivate. Inoltre è evidente che chi ne ha fatto richiesta direttamente all’amministrazione comunale ne ha avuto tempestivamente copia”

 

 

 

 

(Fonte: www.quibrescia.it)

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