(red.) – Riceviamo in redazione una lettera con delle riflessioni sull’appalto per la manutenzione del verde pubblico in Città. Ecco il testo:
” Volevo fare alcune riflessioni sull’articolo di giovedì 11 giugno, apparso sul Giornale di Brescia col titolo “Stop al verde selvaggio: il Comune: problema risolto”.
Il disservizio c’è stato e persiste a tutt’oggi 14 giugno. Il secondo sfalcio è in dirittura di arrivo ma solo nelle zone affidate alle solite Coop, chiamate d’urgenza a tamponare un disservizio creato da altri.
Nella zona affidata a Consip (Oltre Mella) dopo un mese di lavoro ci sono ancora molti quartieri (Abba, Urago, Pendolina, via Collebeato), dove i cittadini sono ancora in attesa di un primo sfalcio dell’erba.
La ditta affidataria mandata da Consip (Ente Ministeriale), non è stata in grado di sfalciare nemmeno un dodicesimo di tutte le aree verdi di Brescia per cui era stata chiamata e men che meno di svolgere altri compiti come la pulizia delle aiuole o il taglio dei polloni alla base delle piante, la potatura delle siepi ecc… (tutto ancora da fare).
Nell’articolo si dice che al momento sono al lavoro 35 operatori, quando al massimo si sono viste all’opera un paio di squadre da lavoro composte da tre persone, con dei trattorini che vanno bene a tagliare l’erba del giardino di casa ma non di più.
I problemi perrò non riguardano solo il decoro della città, ma sono anche altri.
Il primo punto è capire perché il Comune continui ad insistere con una ditta che non è attualmente , e da ormai un mese, in grado di adempiere ai propri doveri. Perchè non se ne può liberare? Chiedetelo a Cantone.
Il secondo punto, molto più grave e di cui nessuno parla è che in tutto questo disservizio ci hanno rimesso il posto di lavoro alcune decine di lavoratori sia normodotati che svantaggiati.
Soprattutto questi ultimi, a cui nessuno del Comune ha ancora chiesto scusa (siete ancora in tempo), sono stati, è brutto dirlo, rispediti al mittente (Comune di Brescia e quindi Servizi Sociali) per mancanza di lavoro dalle Coop.
Il terzo punto è che il Comune preso dalle difficoltà burocratiche, ha dato tutto il lavoro del verde per quest’anno e altri lavori triennali (non solo del verde pubblico), a questa ditta privata di Napoli targata Consip.
Il risultato di tutta questa operazione è stato quello di rimettere in difficoltà (anche economica) persone bresciane svantaggiate (ex tossicodipendenti, ex alcolisti, ex carcerati, persone con problemi psichici) che attraverso il lavoro cercavano un motivo di riscatto e di dignità personale nella nostra società.
Tutti questi soldi invece di essere suddivisi nei redditi dei bresciani in difficoltà, come ormai succedeva da treant’anni, andranno nelle casse di un solo imprenditore non bresciano.
Probabilmente nelle prossime settimane la ditta riuscirà a trovare personale e aziende bresciane, che visto il perdurare della crisi e la penuria i lavoro, saranno disposte a lavorare per loro pagando però dazio: sarà la solita guerra dei poveri: che tristezza!
Rosalino Sanzeni
Responsabile Coop. Soc.
Agritecnica Monte Netto Brescia “