(g.f.) – Passa il tempo, passano le estati ma il panorama dei dintorni di Sanpolino sembra cambiare veramente poco. Ci ha provato l’Amministrazione Del Bono a cambiare il paesaggio circostante il popoloso quartiere assegnando le aree incolte a cittadini perchè ne facessero degli orti per almeno i prossimi due anni.
Terreni che avrebbero dovuto accogliere la seconda parte della edificazione del quartiere ma che purtroppo, vista la pesante crisi del settore edilizio, sembrano destinati a rimanere terra incolta ancora un pò di tempo, almeno fino a quando il settore riprenderà a marciare a pieno regime.
Passeranno anni, ed intanto le erbacce a sud di Sanpolino sono diventate sempre più alte e robuste costituendo sicuro riparo per animali e parassiti di ogni genere.
Per dovere di cronaca occorre dire che la precedente Amministrazione Paroli ha completamente ignorato il problema e cinque anni di totale abbandono pesano sicuramente, pesano addirittura tanto che pare che siano state le critiche condizioni dei terreni assegnati ad impedire l’avvio degli orti prima della stagione estiva.
E’ un esempio di come quasi sempre le mancanze delle amministrazioni “assenti” finiscano poi per ricadere direttamente sui cittadini che qualche volta andrebbero considerati come persone e non come semplici schede elettorali.
Dunque, con tutta la buona volontà del mondo niente orti ed erbacce ancora più alte, sempre più alte. Qualcuno deve comunque farsi carico del problema che in un modo o nell’altro deve essere affrontato e risolto visto che queste aree di indubbio interesse faunistico (?) sono proprio a ridosso delle abitazioni e non si può continuare a fornire una “casa” a chissà quali specie di animali e parassiti.
I ittadini lamentano poi, in seguito alla assegnazione di detti orti, la presenza di alcune recinzioni divelte, recinzioni che servivano ad impedire l’accesso a tale aree “abbandonate” ed il conseguente passaggio in libertà di animali dalla “foresta” alla zona abitata. Non sappiamo chi e come abbia divelto tali recinzioni, ma va detto che fino al recupero di queste aree esse vanno sicuramente ripristinate oppure, se necessario, magari sostituite con dei cancelli.
Speriamo che qualcuno si riprenda dal torpore di questa tiepida estate e si occupi del risanamento di dette aree e delle sue recinzioni.