Che si debba arrivare ad eccessi del genere per scuotere le coscienze dei politici è veramente triste! Meno male però che la partecipazione della gente e soprattutto di tanti bambini che insieme ai loro genitori decidono di scendere in strada per chiedere un ambiente più sano e pulito in cui vivere mitiga senz’altro la malinconia che ci assale quando si pensa a come la classe politica degli ultimi anni abbia continuato a pensare alla zona Est di Brescia come ad una immensa gallina dalle uova d’oro per i soliti imprenditori.
Perché se poi ci riflettete, in fondo, i problemi ambientali della zona Est hanno nomi e cognomi ricorrenti, soprattutto negli ultimi anni, nomi e cognomi di aziende ed imprenditori che tra fumi radioattivi, Cesio 137, amianto e bitume continuano ad immettere nell’ambiente elementi nocivi senza che l’Amministrazione Comunale trovi il coraggio (basterebbe solo quello, perchè di ragioni e motivazioni ve ne sono a bizzeffe) per dire BASTA a questo continuo ed indiscriminato sfruttamento del territorio.
Una manifestazione, quella organizzata dal Codisa, che ha affermato con durezza la volontà popolare: oltre 400 persone hanno sfilato insieme, pacificamente per le strade cittadine, soffermandosi sulle attività caratterizzanti l’inquinamento dei quartieri di San Polo e Buffalora, per chiedere che si fermi questa spirale di autorizzazioni ad iniziative inquinanti che per questa parte del territorio continua come se qui non abitasse nessuno.
E invece, contrariamente alle aspettative dei residenti, i nostri Amministratori continuano ad autorizzare il proliferare di attività nocive, in alcuni casi sfiorando il controsenso, come nel caso del nuovo bitumificio di Gaburri che anziché essere allontanato dal centro abitato, pare che invece verrà a trovarsi a soli 350 metri dalle case.
Peccato che per tutelare il proprio diritto alla salute debba scendersi in strada e peccato che per farsi ascoltare bisogni imbracciare bare e vestirsi da becchini. Peccato che, nonostante tutto, i nostri politici non fossero presenti ritenendo, a torto, che non farsi vedere sia la soluzione migliore.
A volte con la gente basterebbe parlarci per capire le proprie necessità ed esigenze ma questi politici con la gente preferiscono parlarci solo una volta ogni cinque anni, quando si vota per rieleggere la nuova amministrazione comunale: venite pure a trovarci, cari signori.
Vi ascolteremo con attenzione, con la stessa attenzione con cui avete ascoltato noi (cittadini elettori) in questi ultimi anni!