(Roberta P.) – La Lombardia è da sempre classificata come la regione dove l’assistenza sanitaria è Eccellente. I migliori ospedali, le migliori cure: la migliore.
Prendiamo il caso della nostra provincia: Brescia, sede di uno dei migliori ospedali in Italia per quanto riguarda innovazione e ricerca, che pecca però in fatto di cure di primo soccorso ed esami.
Tutti, più o meno, ci affidiamo al medico di famiglia (medico di base, curante o di fiducia) ovvero colui che nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale si occupa della sanità e assistenza di primo livello. Il medico di base, il nostro medico di base, deve essere consapevole di avere una responsabilità professionale, ma anche morale, nei confronti della comunità. A loro è assegnato il compito si prevenire le malattie fornendo terapie, esami o interventi palliativi.
Se ad esempio ci si sveglia la mattina con l’influenza o con altri disturbi si dovrebbe avere la possibilità di presentarsi allo studio del medico curante ed essere ricevuti al più presto, in caso di emergenze anche saltando la fila, invece ci si ritrova davanti la segretaria del medico che “cortesemente” di invita a prendere appuntamento o a sederti e pazientemente aspettare la fine delle visite prenotate.
Ciò potrebbe accadere se uno potesse decidere quando, come e perché ammalarsi e quindi chiamare in ambulatorio e dire << Vorrei un appuntamento per Mercoledì mattina perché prevedo di ammalarmi intorno alle 17 :00 e le 22:00 di Martedì sera; Grazie >> ma, siccome, noi essere umani del 2014, non siamo dotati di queste capacità dovremmo avere la certezza di essere ascoltati e curati per emergenze non da pronto soccorso dal nostro medico di FIDUCIA, evitando attese di 4 ore pur avendo febbre e dolori.
Altro fatto sconvolgente è la prenotazione di visite/esami presso le strutture ospedaliere della città. Visite allergologiche, oculistiche, colonscopie, esami specialistici, tac, risonanze e fermiamoci qui perché la lista è lunga.
Chiamando i centralini e chiedendo la prenotazione di una visita con assistenza sanitaria vengono proposte date inimmaginabili: dopo mesi o addirittura anni, motivazione? Liste d’attesa piene.
Chiamando, invece, e chiedendo la prenotazione da privato magicamente la lista d’attesa si svuota, avendo così la possibilità di fissarla a distanza di poche settimane o massimo un mese, come? Semplice, pagando di tasca propria.
Con che coraggio si chiede di pagare di tasca propria ad una persona che ha bisogno di una visita urgente perché malata? Con che coraggio si costringe la gente ad aspettare mesi e/o anni per un controllo? È impensabile che una persona debba decidere se pagare l’affitto o il mangiare per la proprio famiglia o se spendere parte dello stipendio per velocizzare i tempi d’attesa.
Non è chiedere la luna, tutti qualsiasi professione si svolga hanno orari e impegni da rispettare: l’insegnate nel ricevere i colloqui in un determinato orario, i ristoranti a servire pranzo/cena in ore consone e via dicendo.
Perché, nell’ambito della sanità: il più importante e delicato, c’è gente che si prende il lusso di non ricevere, far attendere ore interminabili o proporre cifre esorbitanti per la cura di noi cittadini?
La salute è una questione seria sulla quale non ci deve essere speculazione ma, solo trasparenza e responsabilità.