Errori progettuali o di costruzione avrebbero provocato scarso comfort e benessere ambientale oltre anche una serie di problemi igienico-sanitari nelle abitazioni di sette cittadini di Sanpolino che, a poco più di cinque anni dall’acquisto delle proprie abitazioni avrebbero riscontrato (secondo un accertamento tecnico preventivo) scrostamenti nel rivestimento esterno oltre a buchi nel cappotto isolante e ristagni d’acqua nella pavimentazione.
Hanno allora deciso di rivolgersi al Tribunale dove il Giudice Aldo Spartà, ha dato incarico all’ingegnere Luciano Cantoni di verificare l’esistenza o meno dei vizi e difetti lamentati, nonché il costo della loro eliminazione ai fini del ripristino.
Il costruttore a cui i cittadini attribuiscono gli errori è il Consorzio Eco15 che avrebbe realizzato uno dei comparti del nuovo e moderno quartiere alla periferia EST della Città.
Occorre comunque precisare che le problematiche esposte sono da riferirsi ad un numero limitato di edifici, e sarebbe pertanto scorretto, da un punto di vista informativo, generalizzare su tali presunti errori non mettendo in evidenza che essi non sono da riferirsi alla realizzazione di un intero quartiere ma di alcuni edifici all’interno di esso.
Il quartiere è stato infatti realizzato ormai quasi otto anni fa ed ogni comparto ha avuto il proprio costruttore che, in altre zone del quartiere, appare evidente che abbia invece lavorato in maniera corretta a dimostrazione del fatto che, dopo quasi un decennio, le facciate degli altri edifici sono ancora in ottimo stato senza alcun segno di problematicità.