Giornata impegnativa per l’Assessore Regionale alla Casa, Domenico Zampetti, chiamato oggi a rispondere ad una interrogazione presentata dal gruppo Italia dei Valori a firma dei Consiglieri Francesco Patitucci, Gabriele Sola, Giulio Cavalli e Stefano Zamponi.
Della interrogazione e del suo contenuto ci siamo già occupati ampiamente qualche settimana addietro ma vale comunque la pena, per chi non avesse seguito la vicenda, ricordare che con questa interrogazione si chiedeva di chiarire come sia possibile che la Regione Lombardia finanzi ancora oggi un Progetto di Quartiere ormai snaturato nella sostanza dai continui cambiamenti di idea dell ‘Assessorato comunale retto dal leghista Massimo Bianchini in merito alla modalità di realizzazione.
Il risultato, allo stato attuale, prevederebbe la demolizione della sola torre Tintoretto ed i suoi circa 192 alloggi e l’investimento della somma finanziata non più all’interno del quartiere (come previsto nel progetto approvato) ma nell’intera città, con il risultato di impoverire, di fatto, il patrimonio abitativo del quartiere di San Polo.
L’Assessore ha spiegato che la convenzione con il Comune di Brescia è stata perfezionata con la demolizione di un solo edificio: peccato però che non si tratti di una convenzione ma molto più burocraticamente di un “Contratto” (di quartiere) che, se variato, avrebbe dovuto, quanto meno, essere ridiscusso e rivalutato visto che precedentemente si è approvata una cosa sostanzialmente diversa.
Probabilmente per questo il Consigliere Francesco Patitucci, nel suo intervento in V Commissione, si è dichiarato non soddisfatto delle risposte fornite dall’Assessore Regionale alla Casa, ed ha invece tenuto a puntualizzare come difficilmente i problemi dei quartieri di San Polo e San Polino saranno risolti in questo modo, ma si sposteranno solo dal verticale all’orizzontale.
A questo si aggiunge anche la strana incognita della destinazione futura del suolo dove oggi insiste la Tintoretto, visto che, nell’ennesima revisione del progetto, non è più prevista alcuna realizzazione immobiliare.
In questo senso i Consiglieri Francesco Patitucci e Stefano Zamponi hanno avanzato richiesta affinchè la Regione Lombardia intervenga per sollecitare il Comune di Brescia ad un riutilizzo dell’area con iniziative di pubblica utilità.