(Giuseppe Faraone) – Anche la stazione della metropolitana di Sanpolino ha, da oggi, il suo “arco di trionfo” meglio conosciuto come tornello elettronico al suo ingresso.
E’ stato posizionato a terra, proprio davanti all’ingresso con la scala mobile questa strana apparecchiatura ideata dai ricercatori del Dipartimento di ingegneria informatica dell’Università degli Studi di Brescia, in corrispondenza della linea rossa accanto all’apparecchio per la convalida di biglietti ed abbonamenti.
Scopo di questo macchinario ingegnoso sarà quello di “vedere” quante persone non timbrano (con un margine di errore intorno all’1%) e permettere di valutare eventuali discrepanze fra il numero di “timbrature” ed il numero di viaggiatori nei treni. La comparazione tra questi dati dovrebbe permettere di inviare nei treni in oggetto il personale addetto alle successive verifiche tra i viaggiatori salvo che, nel frattempo, chi non ha timbrato il biglietto sia già giunto a destinazione!
In questo caso non è ancora chiaro se la foto segnaletica del trasgressore verrà trasmessa all’Interpol, alla CIA oppure all’FBI o se il suo profilo verrà inserito tra i maggiori latitanti al mondo!
Ovviamente stiamo scherzando, anche se ci sarebbe veramente poco da scherzare su questo simpatico modo di utilizzare il denaro, visto che alla fine dei conti la somma spesa per questa operazione non è esattamente irrisoria aggirandosi intorno ai 250.000 Euro.
Il risultato di tale macchine potrà ovviamente fornire dati esclusivamente comparativi non essendo in grado di vietare l’ingresso alle stazioni e alle vetture a coloro che non obliterano: in pratica servirebbero solo ad indicare come e dove iniziare la caccia all’uomo!
Inutili e costosi? Probabilmente si, visto che un bel tornello “reale” avrebbe quanto meno scoraggiato i furbetti costringendoli a scavalcarlo con il rischio di essere beccato subito da un semplice controllore con vista sui tornelli.
Il costo dei tornelli “tradizionali” sicuramente non sarebbe stato tanto lontano da questi decorativi “archi” ed anche se fosse stato minore avrebbe consentito comunque ricavi economici molto più sostanziosi.
Dicono alla MetroBS che l’utilizzo di questo sistema di ingresso è stato adottato per favorire la fruibilità della metropolitana ma siamo sicuri che ogni singolo bresciano avrebbe preferito impiegare mezzo secondo in più per accedere alla stazione piuttosto che vedere accanto a se, sullo stesso treno, decine di viaggiatori a scrocco che da oggi verranno inquadrati dai terribili “occhi elettronici” mentre dalla loro espressione trasparirà tutta la paura di essere inquadrati mentre, senza biglietto, useranno la metropolitana.
Mamma mia che paura……