(Lettera alla redazione) – Felice Scalvini il 23 gennaio 2013 in una intervista a un giornale cittadino, dichiarava
“Una volta si parlava di portare una scuola in ogni quartiere. L’analisi demografica dovrebbe indurre a dislocare una casa di riposo in ogni quartiere”
Dopo di allora Scalvini è diventato assessore ai servizi sociali della giunta Del Bono e si pensava che avrebbe messo in pratica le buone intenzioni che enunciava in quella intervista ricca di spunti innovativi.
Gradirei essere smentito, probabilmente mi sfuggono le iniziative di questa giunta riguardo alla politica della terza età. L’unica notizia che in questi giorni ha raggiunto i giornali è che come risultato di scambio tra diritti degli scavatori, la costruzione di un parco nell’area delle cave di san Polo, il gruppo Faustini potrà costruire nella suddetta area una RSA (Residenza Sanitaria Attrezzata) per anziani.
Su questa iniziativa la ASL e l’Arpa si sono già espressi in maniera critica, essendo nell’area ancora operative imprese di criticità ambientale. .
Mi domando anche se la costruzione di una casa di riposo in tale zona vicino a imprese di criticità ambientale e ad una discarica di amianto, sia il risultato della politica di Scalvini di costruire una casa di riposo in ogni quartiere, di una coerente e complessiva pianificazione che tenda ad assicurare agli anziani di Brescia una esistenza felice e dignitosa alla fine della loro vita.
O sia invece il risultato di un pasticcio che negozia ambiente, assistenza e cura degli anziani e interessi economici, in cui solo gli ultimi sono assicurati.
un problema così importante come la cura degli anziani non può essere lasciata solo a iniziative speculative di escavatori (legittime per carità) il bene comune di una città va articolato in una visione generale che tuteli in primo luogo gli interessi dei cittadini (in questo caso anziani).
Insomma io non vorrei finire i miei giorni in una RSA in tanta malora con vista discariche di amianto.
Sergio Facchetti
Cohousing Brescia