(gf) – Dovevano servire a rendere più pulito ed ordinato il verde attorno a Sanpolino, quelle zone del quartiere non edificate o non ancora edificate ma, allo stato attuale, gli orti sociali finiscono sotto i riflettori per l’immagine di degrado che forniscono agli occhi dei cittadini.
Certo, i terreni a ridosso delle abitazioni erano veramente brutti da vedere e così l’Amministrazione Comunale di Brescia ha pensato bene di farli divenire Orti Sociali assegnandone la gestione ad alcuni cittadini che ne avevano fatto richiesta con l’intenzione di curarli.
Purtroppo però la maggior parte degli assegnatari non ha rispettato fino in fondo quanto stabilito nei contratti ed allora accade che all’interno di questi spazi trova collocazione materiale di scarto, magari da vecchi cantieri, che dovrebbe stare in discarica ed invece viene assemblato alla meno peggio per realizzare fatiscenti casette ed improbabili impianti di irrigazione.
Abbiamo fatto un sopralluogo qualche giorno addietro e vi documentiamo fotograficamente la grave immagine di degrado che ne viene fuori, situazione resa ancora più grave dal fatto che questi orti si trovano proprio a ridosso delle abitazioni civili e non in aperta campagna.
Sulla questione abbiamo sentito il Capogruppo della lista Civica per Del Bono, Francesco Patitucci, il quale alla visione della situazione si è dichiarato “…..dispiaciuto per lo stato di mantenimento di queste aree. Evidentemente qualcosa non ha funzionato e non funziona. Bisogna rendersi conto e prendere atto che questi orti avevano una funzione ben diversa e che magari andrebbero controllati e gestiti meglio. Ma anche il regolamento alla loro base andrebbe rivisto. Ho avuto modo di verificare che, in taluni casi, sarebbe prevista anche la possibilità di allevare piccoli animali da cortile, ma se si pensa che alcune aree sono proprio attaccate alle abitazioni dei cittadini questo sarebbe di grave pregiudizio oltre che igienicamente contestabile.” Prosegue Patitucci: “E’ dunque il regolamento che andrebbe rivisto ed adattato alla localizzazione degli stessi, ma soprattutto sarebbe prioritario controllare che gli assegnatari utilizzino tali spazi secondo i criteri di igiene e decoro per cui sono stati pensati. Mi interesserò personalmente affinchè le spiacevoli situazioni di degrado che sono state segnalate e che in questi giorni sono sotto la lente degli organi di informazione locali vengano affrontate, risolte e non abbiano più a verificarsi.”
Ecco intanto alcune delle foto che testimoniano le problematiche da noi evidenziate: