(g.f.) – Si è trattato di un Consiglio di Quartiere all’aperto, scelta originale nella speranza di avvicinare i cittadini alla politica.
Purtroppo, a quanto pare, gli anni passano, le Amministrazioni cambiano e i problemi restano.
Sanpolino chiede con insistenza, fin dalla sua nascita, quello che, in fondo, è stato chiesto nell’ennesimo incontro pubblico.I cittadini vogliono maggiore sicurezza con controllo del territorio anche nelle ore notturne, vogliono servizi di pubblica utilità come una farmacia e vogliono anche il completamento delle opere pubbliche promesse e mai realizzate.
All’incontro, tenutosi all’aperto in Corso Bazoli, era stato invitato il Sindaco e gli Assessori ma possiamo dire che in rappresentanza dell’intera amministrazione comunale, era presente solo l’Assessore Valter Muchetti che ha risposto ad alcune (ma non tutte) le domande poste dai cittadini intervenuti all’incontro.
Sulla farmacia, ad esempio, ha tenuto a precisare che la sua collocazione non è nei poteri dell’amministrazione, ma che la sua apertura dipende dall’esito di un bando e che il vincitore dello stesso avrà 4 mesi di tempo per aprirne una all’interno di un perimetro assegnato all’interno del quale dovrebbe rientrare il quartiere di Sanpolino.
Problematiche più complesse da affrontare sono invece la vigilanza attiva del quartiere ed il completamento delle opere pubbliche al suo interno.
Per queste ultime si spazia dal completamento dell’area sotto il cavalcavia della metropolitana di fronte agli uffici della ex Circoscrizione, oggi ridotto a poco più di un pantano con pozzanghere varie ed erba incolta su cui qualche temerario è solito parcheggiare la vettura.
Appare poi strano che non si parli quasi più del completamento di Corso Bazoli e del suo collegamento con via Serenissima che darebbe un sicuro impulso allo sviluppo ed al rilancio commerciale del quartiere. Sembra difficile da capire che fin quando Sanpolino resterà un quartiere di periferia, una zona dove ci devi andare apposta e non passarci per caso, non ci sarà mai abbastanza utenza da invogliare i commercianti ad aprire anche un semplice supermercato?
A sentire alcuni politici sembra che la priorità sia assicurare ai cittadini di poter attraversare la strada con la consapevolezza che non passi nessuna vettura!
Difficile da credere, anche perchè se ai cittadini stesse bene così, costoro non dovrebbero poi lamentarsi del fatto che non ci sono supermercati, servizi pubblici, farmacie ed ogni altra attività commerciale che per sopravvivere necessita di un numero più alto della totalità dei residenti del quartiere.
Insomma, i problemi rimangono più o meno senza soluzione da quasi otto anni a questa parte, per cui sarebbe bello che, una volta ogni tanto, oltre alle parole seguissero anche i fatti.
Non sarà sicuramente una pista di atletica o un pseudo-centro sportivo (il Pampuri) di cui si ristrutturerà solo il bar e non i campetti da gioco (come un vero centro sportivo….) a risolvere i problemi del quartiere o a fornire quelle risposte che da troppi anni siamo in attesa di vedere.