(Beppe Faraone) –Lidia Bontempi si è dimessa da Presidente del Consiglio di Quartiere di Sanpolino ed al suo posto, nell’assemblea dello scorso 25 febbraio, è stato eletto Mattia de Tursi.
Ad annunciarlo è la stessa Presidente uscente con un post su Facebook, definendo questo avvicendamento come concordato e condiviso e di continuare a lavorare insieme per il bene del quartiere.
In verità ci preme sottolineare che il lavoro fin qui svolto per il quartiere ci sembra veramente poco, almeno a giudicare dai fatti (o dalla realtà…. se si preferisce).
Sanpolino ha alcuni problemi importanti, sul tavolo da parecchi anni, per i quali si sperava che il Consiglio di Quartiere potesse spingere per la loro soluzione.
Invece Corso Bazoli è ancora fermo nel suo completamento pur tra mille proteste dei commercianti del quartiere per cui rappresenterebbe motivo di ripresa economica, e dei cittadini per i quali sarebbe invece un utile incentivo all’arrivo di nuovi servizi nel quartiere.
Sul piano dei servizi nulla di nuovo è stato fatto fino ad oggi: non avevamo nulla prima e non abbiamo nulla adesso.
Sul piano della sicurezza non ci pare che sia cambiato molto, scarsa presenza di controlli sul territorio con le vetture in divieto di sosta (magnificamente impunite) che parlano chiaro.
Nulla di rilevante nemmeno in merito al decoro del quartiere, le parabole sui balconi crescono come funghi anche se il regolamento urbano lo vieta, gli orti sociali finiscono sui giornali come esempio di degrado, la fascia boscata ha la recinzione in legno praticamente distrutta con grave pregiudizio per la sicurezza dei bambini che la frequentano.
Anche sul Pampuri niente di nuovo, i lavori sono attualmente fermi e non è dato di sapere quando saranno completati a dispetto delle promesse che lo avrebbero voluto fruibile già da questa estate.
Insomma, belle parole e tanti propositi ma pochi risultati concreti tra la delusione dei cittadini che si allontanano sempre di più dalle istituzioni, almeno a giudicare dall’esiguo numero delle presenze alle assemblee pubbliche.
Rimane da auspicare che la nuova Presidenza sappia ridare slancio al ruolo e all’azione del Consiglio di Quartiere riuscendo a coinvolgere gli amministratori alle future assemblee, rilanciando il valore del dialogo politico e puntando ad ottenere risultati concreti in mancanza dei quali tale organo perde il senso della sua esistenza, a meno che non si voglia vederlo come un bel giocattolino su cui “avvicendarsi” alla guida.