Come evidenziato nelle news precedenti, l’intervento dell’Assessore Vilardi alla seduta del Consiglio Comunale del 22 Ottobre scorso non poteva passare inosservato.
E’ così è stato, visto che sullo stesso, il Comitato Spontaneo ha inviato un comunicato proprio in seguito a queste dichiarazioni all’interno delle quali, sempre secondo il Comitato, vi sarebbero contenute delle inesattezze. Ecco il testo del comunicato:

L’intervento dell’assessore all’ambiente Paola Vilardi durante la seduta del Consiglio Comunale di Brescia del 22 ottobre 2012, in risposta ad una interrogazione presentata dal PD in merito all’avvio della discarica di amianto Profacta in via Brocchi, è stato infarcito di inesattezze ed errori.
Poiché come Comitato siamo stati presenti e attivamente contrari all’iter che ha portato all’apertura della discarica, ora sotto sequestro, riteniamo importante fare chiarezza su alcuni punti fondamentali:
1) il ricorso presentato al TAR della Lombardia non è stato “respinto definitivamente” ma dichiarato non ammissibile per un vizio di forma, senza nessuna pronuncia nel merito. La procedura del ricorso prosegue, e si è in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato. E’ quindi evidente che, non essendo stata effettuata alcuna valutazione nel merito delle pesanti problematicità legate alla realizzazione della discarica, rimangono attuali le grosse preoccupazioni dei cittadini riguardo alla localizzazione della stessa e alle modalità di smaltimento dell’amianto. Preoccupazioni che, ahimè, paiono non sfiorare minimamente l’assessore Vilardi.
2) L’innalzamento del fondo della discarica di 35 centimetri, resosi necessario in corso d’opera, è la prova lampante della fondatezza delle nostre segnalazioni di eccessiva vicinanza della falda alla zona di conferimento dell’amianto; è, inoltre, un’implicita ammissione di illegittimità della prima Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata da regione Lombardia; l’autorizzazione ha infatti dovuto essere successivamente modificata e integrata con un nuovo progetto.
3) L’assessore Vilardi è stata convocata e sentita dalla Commissione Ambiente della regione Lombardia, il 9 maggio 2012, a seguito di una precedente audizione del Comitato spontaneo contro le nocività, nel corso della quale le criticità ambientali esposte dal Comitato erano state considerate talmente preoccupanti da richiedere ulteriori approfondimenti. Ha quindi partecipato obtorto collo, dopo aver inizialmente declinato l’invito; contrariamente a quanto affermato non ha, in quella sede, fatto alcun accenno alla necessità di revisione da parte della regione dell’iter autorizzativo della discarica di amianto e si è limitata a ribadire la non competenza del comune di Brescia riguardo alla localizzazione e autorizzazione della discarica stessa.
4) I controlli che hanno portato al sequestro della discarica da parte della Procura della Repubblica non sono dovuti ad una “particolare attenzione degli enti” ma sono stati richiesti e sollecitati dal Comitato spontaneo contro le nocività che, sin dal primo giorno di conferimento dell’amianto, ha presidiato ininterrottamente sia la discarica sia l’ingresso dei camion segnalando puntualmente le irregolarità e il mancato rispetto delle norme: mancato controllo dei pacchi di amianto in entrata, interramento di pacchi con l’involucro rotto, presenza di grandi pozze d’acqua piovana sul fondo discarica che denotano la mancanza o il non funzionamento del sistema drenante previsto.
5) L’assessore Vilardi si impegna infine ad “intervenire presso l’operatore affinchè, anche in caso di dissequestro della discarica, il conferimento dell’amianto venga sospeso fino alla pronuncia del Consiglio di Stato in merito al ricorso”. Encomiabile impegno. L’assessore omette però di ricordare che questo impegno era stato già assunto dal sindaco Paroli in data 30 maggio 2012, a seguito di deliberazione del Consiglio Comunale, ed è stato, come evidente, assolutamente disatteso. Sarà Vilardi più affidabile di Paroli? L’interrogativo rimane aperto.
A conclusione della sua esposizione l’assessore all’Ambiente ha anche seccamente respinto l’invito del cons. Capra ad ascoltare le ragioni dei comitati ambientalisti, dichiarando “con loro non voglio più parlare”. Di nuovo si evidenzia l’assoluta mancanza di disponibilità all’ascolto dei cittadini e la cinica indifferenza ai drammatici problemi ambientali dimostrate dall’attuale giunta comunale in più occasioni. Di nuovo sappiamo di essere soli nella difesa della nostra terra e della salute delle persone. Troppo facile, anche se giustificata, sarebbe la battuta “meglio soli che male accompagnati”; purtroppo la drammatica realtà è che i singoli cittadini sono costretti a farsi carico del controllo e della tutela dell’ambiente a fronte della latitanza di politica ed enti preposti.

26.10.2012
Comitato spontaneo contro le nocività

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