Acque agitate nella Circoscrizione Est dove sembra soffiare un forte vento di tempesta. In verità la tempesta era iniziata già qualche settimana addietro quando il Vicepresidente Vincenzo Celano aveva manifestato al Presidente Garzetti la volontà di dimettersi dalla vicepresidenza della Circoscrizione. Il Presidente Garzetti aveva respinto le sue dimissioni ma, a quanto pare, il clima non si è rasserenato e Celano ha preferito lasciare definitivamente la vicepresidenza.
Il tutto si è concretizzato nell’ultima seduta del Consiglio di Circoscrizione dove le dimissioni sono state presentate in maniera irrevocabile per le gravi motivazioni ad esse collegate.
Il motivo principale è già contenuto nella stessa lettera di dimissioni dove si legge testualmente: “Essendo venuto a conoscenza della partecipazione alla Conferenza dei Presidenti del giorno 25 gennaio 2011 del consigliere Bonfietti Gianfranco, delegato dal Presidente della Circoscrizione Est Enio Garzetti, a sostituirlo in sua assenza, ho chiesto verbalmente al Presidente le motivazioni della mia mancata convocazione pur sapendo del suo impedimento a partecipare alla riunione. Avendo ricevuto tuttavia risposte poco esaurienti, verifico una mancanza di rispetto del ruolo istituzionale che mi è stato assegnato. Il sottoscritto infatti, avendo ricevuto incarico istituzionale di Vicepresidente come da Art.32 del Regolamento per l’Organizzazione e il Funzionamento delle Circoscrizioni ha acquisito la funzione di sostituirlo in caso di assenza o impedimento con l’attribuzione di tutte le disposizioni che concernono al Presidente. Visto l’ impegno fino ad ora profuso nel mio ruolo, laddove già precedentemente situazioni simili si erano verificate, mi vedo costretto a rassegnare le mie dimissioni dall’incarico di Vicepresidente, seguitando a dare il mio contributo nelle funzioni di Consigliere e di Capogruppo del mio Partito.”
Nessun fatto esclusivamente politico dunque alla base delle dimissioni di Celano, ma solo un evidente disagio conseguenza della mancanza di coesione, di quello che lo stesso definisce la capacità di “fare gruppo” come egli stesso specifica poi in una lettera inviata personalmente al Presidente Garzetti.
Nella lettera si legge: “Carissimo Presidente, vorrei innanzi tutto portarLa a conoscenza delle motivazioni che mi hanno portato a candidarmi volontariamente in Circoscrizione, perché solo conoscendo queste potrà comprendere l’impegno che ho messo nel mio mandato e la conseguente delusione. Volevo e voglio, data l’esperienza vissuta sul territorio impegnandomi nel sociale, dare un sostegno alle famiglie, ai giovani, agli anziani riportando in sede istituzionale le molteplici difficoltà che raccolgo nella vita di tutti i giorni e dare voce nelle opportune sedi alle richieste dei diretti interessati. Ho sempre tenuto, e continuerò a farlo un atteggiamento leale e costruttivo, ed a tale proposito Le ricordo che la mia partecipazione attiva è sempre stata garantita, a volte condividendo progetti ed a volte portando semplicemente il mio contributo per risolvere criticità legate esclusivamente al mondo politico. Tuttavia non posso nascondere che dal ruolo di VICEPRESIDENTE assegnatomi circa tre anni fa, e La ringrazio per questo, mi aspettavo qualcosa di più importante, maggiori competenze e soprattutto condivisione delle stesse!. Il termine VICEPRESIDENTE d’altra parte indica “chi coadiuva un presidente e lo sostituisce nelle sue funzioni in caso di assenza o di impedimento”, così alcuni fatti accaduti in particolare in questi ultimi mesi, mi hanno portato a prendere la decisione che Le ho comunicato e che oggi ci troviamo a discutere. In particolare vorrei evidenziare due aspetti macrologici che questa Circoscrizione sta trascurando: – la partecipazione democratica attiva, indispensabile, dal momento che ci troviamo a fare delle scelte che poi rischiano di cadere sulla testa dei nostri concittadini. Mi riferisco alla mancanza di pianificazione di incontri istituzionali che vedano il coinvolgimento di tutte le realtà territoriali che democraticamente possano esprimere le loro idee, critiche e/o necessità. Mi riferisco anche alla penuria di convocazioni delle commissioni circoscrizionali, per non parlare delle riunioni di coordinamento e capigruppo e riunioni di maggioranza. Recentemente si è giunti addirittura a ritardare convocazioni del Consiglio Circoscrizionale a causa di diatribe interne al partito che minavano gli equilibri della maggioranza e che tra l’altro sono state risolte solo grazie all’intervento di esterni! Tutto questo non interessa i cittadini! Anzi proprio per queste situazioni (quasi da teatrini romani) i cittadini si disaffezionano alla politica e diventano critici e diffidenti. – Rispetto dei ruoli e delle regole, necessari per fare “squadra comune” e lavorare serenamente per potere rispondere alle aspettative che i cittadini hanno e, badate bene pretendono proprio da noi che siamo i più vicini alle loro realtà. Per concludere caro Presidente credo che lo spirito che mi ha portato a rassegnare le mie dimissioni da Vicepresidente non sia da ricercare in fatti politici/partitici, ma in questa non condivisione dei modi di agire sopra espressi. Continuerò con la massima serietà il mio mandato come consigliere di Circoscrizione, rappresentando non solo il mio partito, ma anche e soprattutto le voci dei cittadini che in questi anni hanno visto in me una persona aperta ed attenta alle problematiche.”
Al momento dunque la Circoscrizione EST non ha più un Vicepresidente, ma quello che ci sembra più grave è che da tutto questo emerge uno spettacolo desolante caratterizzato dalla mancanza di coesione di una amministrazione dentro alla quale appare sempre più difficile, se non impossibile, lavorare in sinergia.
Lo stesso Celano, raggiunto da Sanpolinolive non esita a rincarare la dose dichiarando: “La mia partecipazione è stata sempre attiva e leale al gruppo amministrativo. Lo dimostra il fatto che in più di una occasione, grazie al mio contributo, hanno proseguito il cammino Ordini del Giorno della Lega Nord come l’istituzione di nuovi centri di indentificazione ed espulsione, oppure il no alla cittadinanza facile. Eppure quando fui io a presentare un’ordine del giorno in relazione alla possibilità di esprimere preferenze alle elezioni Europee fu lo stesso Garzetti a richiamarmi dicendomi che non si faceva politica rispedendo al mittente l’Ordine del Giorno.
Il fatto grave, che ritengo anche irrispettoso nei confronti della carica di Presidente che Garzetti ricopre, è rappresentato dalle dichiarazione di assoluta condivisione delle dichiarazioni del capogruppo leghista in Loggia, Gallizioli, a proposito del nascente sentimento di nazione Padana. Vista la carica da lui ricoperta questo tipo di dichiarazioni poteva anche fare a meno di esprimerle.“