PARLAMENTO EUROPEORiceviamo dal Comitato Spontaneo contro le Nocività: Da tempo stiamo lottando contro la discarica di Via Brocchi ed in generale contro tutte le discariche di amianto; finalmente da “Cittadini contro l’amianto” ci arriva una buona notizia. Questa risoluzione dimostra che la tenacia di chi si preoccupa del benessere collettivo spesso riesce ad ottenere risultati positivi: non è ancora una vittoria, ma è un passo importante nella direzione giusta fatto da chi non ha mai smesso di crederci. Ecco il testo della comunicazione del Comitato Cittadini contro l’Amianto:Giovedì 14 marzo 2013 a Strasburgo il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sulle minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all’amianto e le prospettive di eliminazione di tutto l’amianto esistente (leggi il testo integrale http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=TA&reference=P7-TA-2013-0093&language=IT&ring=A7-2013-0025). E’ un IMPORTANTE atto del Parlamento Europeo a favore del riciclo del rifiuto amianto. Chiediamo ora e subito la MORATORIA per le autorizzazioni in corso in Lombardia e nel resto d’Italia delle discariche di amianto e l’istituzione di una commissione nazionale di esperti super partes che valuti le migliori tecniche per l’inertizzazione. Viene affermato con precisione quanto noi sosteniamo da tempo: il conferimento dei rifiuti di amianto in discarica non é più il sistema più sicuro per eliminare definitivamente il rilascio di fibre di amianto nell’ambiente (in particolare nell’aria e nelle acque di falda). La realizzazione di discariche di rifiuti di amianto è una soluzione solo provvisoria del problema, essendo la fibra di amianto pressoché indistruttibile nel tempo, poiché sarebbe lasciata alle future generazioni. Pertanto risulta di gran lunga preferibile optare per impianti di inertizzazione dell’amianto. La risoluzione continua sottolineando che devono altresì essere adottate misure – con il consenso dei cittadini interessati – volte a promuovere e sostenere tanto la ricerca nell’ambito delle alternative ecocompatibili, quanto le tecnologie che se ne avvalgono, nonché a garantire procedimenti quali l’inertizzazione dei rifiuti contenenti amianto, ai fini dell’inattivazione delle fibre e della loro conversione in materiali che non mettono a repentaglio la salute pubblica. Per quanto riguarda lo smaltimento, la risoluzione invita anche la Commissione e gli Stati membri a garantire che qualsiasi rifiuto contenente amianto, indipendentemente dal contenuto di fibre, sia classificato come rifiuto pericoloso e quindi smaltito esclusivamente in specifiche discariche per rifiuti pericolosi, in conformità della direttiva 1999/31/CE, o, previa autorizzazione, essere trattati in appositi impianti, testati e sicuri, di trattamento e inertizzazione, e che la popolazione interessata deve essere informata al riguardo. E’ evidente, quindi, che tutte le autorizzazioni in corso per i progetti di discariche di amianto dovranno essere bloccate perché non rispettano questi requisiti. Chi praticherà altre vie si porrà contro le direttive europee e ne risponderà sul piano politico e sociale. Spetta ora a tutti cittadini del nostro Paese imporre il rispetto di questa Risoluzione. Come primo passo coordiniamoci per chiedere la MORATORIA subito per le autorizzazioni in corso in Lombardia e nel resto d’Italia delle discariche di amianto e l’istituzione di una commissione nazionale di esperti super partes che valuti le migliori tecniche per l’inertizzazione (una richiesta che noi facciamo da anni). Mariella Megna per Cittadini contro l’amianto

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