Anche questa estate, come tradizione ormai vuole, la zone EST del Comune di Brescia ha il suo bel pacchetto regalo! Per primo ci pensò l’Assessore Bianchini con la sua idea di demolire le Torri di San Polo, poi venne Faustini e la Profacta con la discarica di amianto e adesso arriva la TERNA con il suo elettrodotto ad altissima tensione.
La differenza, rispetto ai “pacchi” del passato è che questo ha tutta l’aria di essere una imposizione che cade dall’alto travestita da opera di pubblico interesse! A parte che il pubblico interesse prioritario dovrebbe essere la tutela della salute pubblica e non il crescente fabbisogno di corrente delle industrie cittadine, ci sono alcuni fattori in questa vicenda che qualche dubbio lo sollevano: vediamo di chiarirli con la dovuta attenzione.
I fatti: la Terna spa presenta nel 2011 un progetto per la realizzazione di un nuovo elettrodotto da 380 kV che interesserà anche i comuni confinanti di Rezzato e Castenedolo.
Il progetto prevede la costruzione di due nuove stazioni elettriche ad altissima tensione, una nel territorio di Rezzato; e l’altra all’interno dell’azienda “Alfa Acciai”. Saranno costruiti inoltre due raccordi aerei con cavi di alta (132 kV) e altissima (380 kV) tensione e una linea con cavi interrati, sempre di altissima tensione, che scorrerà sotto via San Polo.
I dubbi: dove passeranno i raccordi aerei ad altissima tensione? Ed inoltre, esistono studi che possano fornire precise garanzie sulla mancanza di danni da inquinamento elettromagnetico all’ambiente ed alle persone?
Le cose strane: di solito, per le realizzazioni come questa, particolarmente impattanti sul territorio e sull’ambiente viene richiesta una Valutazione di Impatto Ambientale allo scopo di poterne valutare, appunto, l’impatto sull’ambiente.
In questo caso, come riferisce il giornalista Andrea Tornago di Radio Popolare “… grazie alla dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza del Ministero dello Sviluppo Economico la società elettrica potrà procedere con gli espropri delle proprietà private e pubbliche; il progetto non sarà nemmeno sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), perché il tratto con i cavi dell’alta tensione a cielo aperto non supera i 3 km (è infatti di 2,95 Km)”.
Il progetto fu presentato già nel marzo del 2011 ma solo oggi se ne parla, proprio oggi quando mancano meno di 17 giorni alla scadenza del termine, fissato al 20 maggio, per presentare eventuali osservazioni sul progetto!
Questa volta sono riusciti veramente a stupirci…!