Domani, 11 Maggio, è il giorno in cui il TAR di Brescia si pronuncerà sulla realizzazione o meno della discarica di amianto in via Brocchi da parte della Profacta.
E’ questa una sentenza molto attesa che segue mesi di lotta dei comitati ambientalisti (Comitato Spontaneo e CodiSa) fatti di presidi, cortei, manifestazioni e ricorsi. In vista della fatidica data (domani) il Comitato Spontaneo contro le Nocività in una nota inviata alla nostra redazione, informa che “mercoledi 11 maggio davanti alla nuova sede del Tar in via Carlo Zima ci sara un presidio organizzato dal comitato spontaneo contro le nocività in vista della seconda udienza in merito al progetto della discarica di amianto in via Brocchi a S.Polo. Siete tutti invitati a portare la vostra solidarietà attiva al presidio che si svolgerà dalle ore 09:00 alle ore 12:00“.
Durante la manifestazione sarà distribuito un volantino informativo di cui vi riportiamo una ampia sintesi:
” ……. Per due anni abbiamo bloccato i lavori di realizzazione della discarica, utilizzando tutti gli strumenti che avevamo a disposizione: un presidio permanente durato 7 mesi per impedire fisicamente l’inizio dei lavori, cortei, biciclettate, momenti di informazione, il ricorso interamente autofinanziato presentato al TAR contro l’autorizzazione regionale… Non ci siamo stancati di ripetere quanto sia pericoloso un impianto come questo per la salute di tutti i cittadini di San Polo e Buffalora, già circondati da 11 discariche, tra cui una di materiale tossico nocivo, una di materiale radioattivo, una abusiva di cesio 137 mai bonificata, una discarica di amianto già esistente vicino a quella che si vorrebbe costruire I cittadini di San Polo e Buffalora convivono inoltre da anni con fabbriche chimiche e con l’Alfa Acciai, coinvolta più volte in episodi di emergenza radioattiva e di inquinamento ambientale. Questa è una guerra silenziosa che non ha microfoni, non ha risalto eppure è reale, drammaticamente reale. Chi vive a contatto con questa realtà lo sa benissimo. Per questo noi tutti, uniti, vogliamo e dobbiamo ribadire che non siamo disposti a sacrificare la nostra salute in nome del profitto di pochi ed a danno dell’intera collettività…… “