Sarà ritirato domani alle ore 14.30 il lenzuolo appeso alla finestra dell’abitazione del Consigliere Regionale Francesco Patitucci.
Subito dopo il ritiro il lenzuolo sarà ritagliato in otto frammenti e consegnato direttamente ai laboratori dell’Arpa di Brescia che ne esaminerà le sostanze assorbite nell’arco di questo mese di esposizione a contatto con l’ambiente.
L’iniziativa del gruppo consiliare in Regione di Italia dei Valori tende a stabilire in maniera chiara ed inequivocabile la cattiva qualità dell’aria che si respira a Brescia città ed in particolar modo nella zona di San Polo e Buffalora.
“Probabilmente non ci sarebbe nemmeno stato bisogno dell’analisi del lenzuolo” ci dice Patitucci “perchè per rendersi conto di cosa i cittadini respirano basterebbe già osservare il colore assunto dallo stesso lenzuolo confrontandolo con uno nuovo appena acquistato.
L’analisi si rende necessaria proprio per opporre dati inconfutabili agli attuali amministratori che continuano a trascurare il problema confondendo i cittadini con dati e rilevazioni che vengono rese note addirittura dopo anni.“.
Patitucci precisa che il grave degrado ambientale nella zona Est della città è sicuramente causa di anni di assenza di politiche a tutela dell’ambiente che ha permesso a fabbriche ed imprenditori di sfruttare in maniera eccessiva l’ambiente circostante. Ricorda, ad esempio, che il politecnico di Milano ha affermato con sicurezza che il 99% dell’inquinamento in zona San Polo è causato dai fumi emessi dall’Alfa Acciai. “Eppure nessuno si muove con decisione a difesa dell’ambiente anzi, addirittura, in maniera paradossale il degrado dell’ambiente viene considerato in Regione uno dei presupposti per il rilascio in assoluta semplicità di autorizzazione alla realizzazione di una discarica di amianto a poco più di 200 mt dalle abitazione dei cittadini.“. Conclude Patitucci “e che dire poi del proposito della amministrazione Paroli di autorizzare nella stessa zona un polo logistico con la grave conseguenza di aumentare sensibilmente in zona il traffico pesante? E tutto questo mentre i bresciani hanno perso il conto dei giorni di esubero di polveri sottili nell’aria e essere costretti a viaggiare a targhe alterne. Forse è ora di occuparsi seriamente della tutela della salute dei cittadini“.