Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un articolo nel quale ci siamo occupati della contrastata vicenda dell’abbattimento delle Torri di San Polo previsto all’interno del contratto di quartiere approvato e parzialmente finanziato dalla Regione Lombardia.
L’articolo prendeva lo spunto da una interrogazione del Consigliere Provinciale di Italia dei Valori, Francesco Patitucci, nella quale si chiedeva all’Assessore Regionale competente, Zambetti, come fosse possibile che il progetto originale che era stato finanziato avesse subìto nel tempo così tanti cambiamenti da presentarsi ormai completamente diverso da quello originale.
Si poneva inoltre l’accento sul fatto che il progetto originale prevedeva la riedificazione sul posto delle torri abbattute e che invece allo stato attuale tale progetto non prevedeva più alcuna riedificazione.
L’Assessore Zampetti, rispondendo all’interrogazione affermava di non conoscere ancora l’effettiva destinazione dell’area su cui insisitono oggi le torri, ma soprattutto affermava con chiarezza che il finanziamento ed il progetto ad esso legato si riferisce all’abbattimento di una sola torre (la Tintoretto) e non due.
Lo spunto per riprendere in mano l’argomento viene da un intervento sul nostro Blog del nostro iscritto M1rc0 che, a commento del suddetto articolo, dice: “strano perchè io abito nella torre cimabue e ho sentito che le abbattono tutte e due, forse ne può sapere qualcosa mio papà visto che ***********************“.
Abbiamo pertanto ritenuto opportuno verificare il legittimo dubbio del nostro lettore riproponendo il quesito al Consigliere Francesco Patitucci.
Ci dice Patitucci: “Confermo assolutamente quello che ebbi a dire a suo tempo a voi di Sanpolinolive. Il progetto di quartiere approvato dalla Regione Lombardia riguarda l’abbattimento di UNA SOLA e non entrambi le Torri di San Polo. La conferma di questa affermazione è riscontrabile nel verbale della seduta della V Commissione del giorno 13 Gennaio 2011. A tale scopo ribadisco le testuali parole dell’Assessore Zampetti in risposta alla mia interrogazione. Zampetti, ad una mia precisa domanda dice senza equivoci che ……la torre abbattuta è una soltanto“.
Prosegue Patitucci: “Ritengo che questa affermazione non lasci adito a dubbi, anche perchè la frase testuale che ho appena citata non è una mia invenzione ma una affermazione che è riportata nel verbale della suddetta seduta di Commissione di cui sono in possesso e mi dichiaro disponibile a far visionare a chiunque dovesse ricevere informazioni lontane dalla realtà, quindi non veritiere con evidente scopo propagandistico. Colgo anche l’occasione per ribadire la mia ferma contrarietà ad una operazione di grave mutilazione del patrimonio edilizio ed abitativo pubblico della Città di Brescia invitando la gente a riflettere, una volta di più, sul fatto che se l’Assessore leghista al Comune di Brescia, Bianchini, voleva risolvere un “presunto” problema sociale si poteva agire anche destinando le torri ad altro tipo di uso, come, ad esempio, la creazione di alloggi da destinare a studenti universitari. Questa soluzione avrebbe reso un servizio alla collettività ed incentivato l’afflusso degli studenti all’Università bresciana con indubbia ricaduta positiva in termini di immagine, formazione e servizi della Città. Purtroppo, ancora una volta, si è preferito gettare fumo negli occhi della gente programmando fuochi pirotecnici nella speranza che si trasformino in voti“.
E in effetti, anche alla luce di quanto emerge dal commento nel nostro Blog, appare chiaro che la confusione regna sovrana visto che nemmeno i cittadini, residenti nelle torri, hanno le idee chiare su quello che è stato progettato, poi approvato e finanziato dalla Regione Lombardia.