(Redazione) – Il filmato che ci è stato fatto pervenire e che vi mostriamo in fondo a questo articolo, documenta in modo inequivocabile che a Sanpolino c’è ancora molto da fare in materia di sorveglianza e sicurezza del quartiere.
Quanto documentato si è verificato la sera tra il 5 e 6 luglio scorso allorquando il ragazzo protagonista del video si aggirava nel centralissimo Corso Bazoli, proprio di fronte alla fermata della metro e sotto gli occhi increduli della gente che intorno alle 23.30 si trovava in zona, ha cominciato ad andare in escandescenze, urlando e strappando alcune piantine delle vicine aiuole, gridando, e distendendosi per terra.
Alcuni testimoni riferiscono inoltre che lo stesso abbia colpito alla spalla con una bottiglia una persona intervenuta per calmarlo e che sia stato richiesto un intervento per portarlo via.
Pare inoltre che nonostante l’intervento richiesto, il ragazzo sia rimasto sul posto dedicandosi poi a sputare addosso ad alcuni passanti.
Ecco, questa non è più mancanza di sicurezza percepita ma reale: i residenti sono veramente stufi di continuare ad assistere a questi spettacoli che, ultimamente nel quartiere, stanno cominciando a preoccupare seriamente.
Ricordiamo a tal proposito che appena la settimana prima, nella stessa strada abbiamo dovuto registrare una “spedizione punitiva” a colpi di spranghe nei confronti di alcuni clienti seduti ai tavolini di un bar con un agguato con tanto di autovetture e contorno di sgommate.
“Adesso sarebbe ora di finirla veramente” ci racconta una signora che ha assistito alla scena, “ci raccontano sempre a parole che si prenderanno provvedimenti e si farà qualcosa, poi alla fine finisce sempre con una serata di controlli e dal giorno dopo non si vede più nessuno.”
Il signor Giuseppe ci dice che “sono anni che promettono telecamere, che chiediamo una costante presenza nelle strade del nostro popoloso quartiere ma non vediamo quasi mai nessuno e se chiamiamo per segnalare situazioni anomale ci rispondono che è normale che i ragazzi si riuniscano in gruppo fra di loro. Sarà anche normale, ma se poi scoppiano liti, risse e bisogna chiudere le finestre per gli schiamazzi non mi sembra tanto normale. Noi chiediamo solo che il quartiere non rimanga un territorio senza controllo perchè qui stiamo veramente pensando di cominciare ad organizzarci fra di noi per fare in modo di fermare questa pericolosa deriva. Chiediamo negozi, attività commerciali e servizi ed invece continuano ad aprire attività inutili. Noi chiediamo l’ufficio postale, un supermercato, uno studio medico ed invece arriva tutta altra roba.”
La settimana scorsa dalle pagine dei giornali si parlava di giro di vite sulla sicurezza del quartiere, per adesso vediamo solo queste scene pietose che non si riesce nemmeno a gestire ed interrompere. E si parla già di iniziative più concrete perchè la gente è stufa di continuare a chiedere sorveglianza e controlli che, di fatto non arrivano.