(gf) – Differenziare è più facile a dirsi che a farsi per cui riempirsi la bocca è un attimo!
Perchè una raccolta differenziata funzioni non basta distribuire 4 bidoncini e mettere la calotta su qualche cassonetto, quello che conta è l’organizzazione che deve funzionare e, su questo punto, pare proprio che comincino a venire fuori i primi grossi problemi su cui si tenta di minimizzare.
Le fotografie che pubblichiamo oggi a seguito dell’ennesima segnalazione arrivata in redazione, mostrano un a quantità di rifiuti sempre maggiori accatastati, ad esempio, accanto ai cassonetti all’angolo con via Fiorentini proprio accanto al distaccamento di Polizia Municipale. Sono rifiuti di qualsiasi genere, alimentari e indifferenziati buttati li già da questo mercoledì.
Questo fatto apre la strada ad almeno due preoccupanti interrogativi.
Il primo è: possibile che nessuno si accorga di nulla?
Il secondo è: perchè accatastare i rifiuti fuori dal cassonetto se uno ha la tessera per aprirlo?
La risposta, tanto ovvia quanto banale, sembrerebbe essere che a qualcuno non frega nulla della differenziata e, in assenza di controlli (siamo sempre lì…..) la butta dove capita, oppure che non tutti hanno la tessera per aprire le calotte.
Potrebbero essere cittadini non residenti o, peggio ancora, persone che non avrebbero titolo per trovarsi dove si trovano ed allora, in questo caso più che mai, i controlli sul territorio si rendono ancora più indispensabili per evitare di essere sommersi nei mesi a seguire da montagne di spazzatura ai piedi dei cassonetti, lasciando spazio allo spirito di emulazione di altri cittadini “poco ligi al dovere”.
Il problema è alla base, nel senso che chi ha organizzato questo sistema innovativo di raccolta di rifiuti avrebbe dovuto fin dall’inizio guardare in faccia la realtà e capire che ci si sarebbe dovuti scontrare con chi, per motivi che tutti sappiamo e non è il caso di elencare, i bidoni, i sacchetti e le tessere non le avrebbe potute avere. In fondo Brescia non è certo un borghetto e non ci si conosce l’uno con l’altro….
La terza domanda è: si intende fare qualcosa o tutto verrà lasciato al caso?
Già che siamo in tema di differenziata vogliamo far notare il lato poco igienico della calotta: tutti li con le mani a maneggiare la stessa leva quando i vecchi cassonetti, per motivi di igiene, erano dotati di pedale a piede. Da Mc Donalds i contenitori si aprono e chiudono con una cellula fotoelettrica, elementare ma molto igienico, e forse nemmeno tanto costoso….
Altra segnalazione: i disabili in carrozzina sembra siano stati dimenticati: nessuna calotta si trova ad una altezza ragionevole da consentirgli di smaltire i rifiuti in autonomia.
Complimenti per la sensibilità dimostrata.
A qualcuno è stato detto che si sta studiando come fare! Purtroppo però il buon senso, l’educazione civica ed il rispetto che si deve a queste persone dice che il sistema andava studiato PRIMA di far entrare in funzione il sistema di raccolta differenziata che per questa ragioni appare ancora imperfetto, non sufficientemente controllato e non liberamente utilizzabile da tutti con l’aggravante del lato igienico che non è proprio da trascurare.
Ne riparleremo a breve, intanto ecco le foto del cassonetto di cui vi abbiamo parlato.