(Beppe Faraone) – I botti di capodanno sono una tradizione dura da eliminare e, come tutti gli anni, nonostante divieti ed inviti al buonsenso, qualche botticino lo si sente lo stesso.
In tutta onestà sembra comunque che questa mezzanotte si sia sparato un pò meno, ma forse il merito non è del divieto e nemmeno della paura dei “controllori” che si diceva che sarebbero stati in giro, quanto piuttosto del periodo di crisi che stiamo attraversando e che sicuramente non ci tiene molto allegri.
Archiviato questo capodanno torneremo tra qualche ora a fare i conti con la realtà e con i problemi di sempre.
Prima di tutti lo smog, il tanto temuto Pm10 che in queste settimane rende l’aria che respiriamo di pessima qualità: ma cosa si sta facendo e si vuole fare realmente contro lo smog? Poco o nulla, a nostro modesto parere, visto che si continua a puntare il dito solo e sempre sulle autovetture che ormai con gli standard Euro 5 e 6 hanno emissioni più che accettabili.
Vogliono farci credere che facendoci camminare sempre più piano l’aria diventi bella pulita e profumata.
Addirittura il sapientone di turno (sarebbe bello sapere il nome di chi lo ha proposto) avrebbe ipotizzato di abbassare il limite di velocità nelle aree urbane dagli attuali 50 km orari ai 30 km orari trasformando le autovetture in pedoni con le ruote, creando interminabili file di autoveicoli che stazionerebbero ancora più a lungo ed in numero maggiore nello stesso posto.
La domanda è d’obbligo: ma chi propone queste cose ha mai provato nella realtà a camminare a 30 km orari in Città? Ve li immaginate i vecchi autobus a passo d’uomo seguiti da una valanga di autovetture in stile processione del venerdì santo? Ma secondo voi ci riflettono prima di fare una proposta?
Oggi ho percorso quel piccolo tratto di tangenziale sud a tre corsie nel quale il limite di velocità è stato abbassato da 110 a 90 km orari e sinceramente ho faticato a credere che abbassare il limite di velocità su un tratto di strada così corto porti benefici apprezzabili.
Guardiamo in faccia la realtà: le vere fonti di inquinamento sono quelle che non si possono o non si vogliono controllare.
Ci riferiamo alla quantità enorme di camion, TIR, autobus e mezzi dedicati al trasporto su gomma che non sono nemmeno Euro 2 che intasano le autostrade e le tangenziali, i camini delle abitazioni, le emissioni delle industrie e dei mezzi dedicati al loro rifornimento, i bitumifici e tante altre fonti di inquinamento che andrebbero controllate minuziosamente invece di occuparsi di una vettura di 1000 cc di cilindrata….
Non è accettabile siano ammessi a circolare autobus vecchi di 20 anni con motori che da soli inquinano come decine e decine di auto messe insieme o camion dietro i quali se siete in motorino rischiate seriamente il soffocamento.
Quando si avrà il coraggio di intervenire seriamente su questo (trasporto su gomma …) allora si potrà cominciare a dire che si sta affrontando il problema con serietà!
E che dire del divieto di usare il riscaldamento nelle abitazioni oltre un determinato numero di ore o di abbassare la temperatura in casa a 18°? Come si pensa di fare rispettare tale imposizione? Entreranno gli ispettori di notte risalendo dai tubi dell’acqua fin dentro le nostre case?
Cerchiamo di essere seri, sono palliativi ai limiti della fantascienza!
Piuttosto bisognerebbe migliorare il trasporto pubblico con prezzi più bassi, corse più frequenti e maggior numero di fermate, occorre costruire più piste ciclabili (quelle vere, non una semplice striscia gialla per terra…) e ben venga la reintroduzione del bollino blu con il controllo dei gas di scarico. Sarebbe già qualcosa.
Per quest’anno, comunque, niente fuochi d’artificio: anche quelli inquinano, insieme alle sigarette ed alle puzzette…… chi mangia fagioli è avvisato!