(red.) – Non piove da troppo tempo e l’aria bresciana è sempre più inquinata. Così dal 16 al 22 dicembre il Sindaco di Brescia ed altri comuni limitrofi alla Città faranno entrare in vigore una ordinanza che introduce limitazioni al traffico veicolare.
In particolare, viene esteso il divieto di circolazione già previsto per i veicoli Euro 1 e 2 nei giorni da lunedì a venerdì dalle ore 08.00 alle ore 18.00, agli autoveicoli “Euro 3″ diesel, destinati al trasporto persone, non dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato allo scarico in grado di garantire un valore di emissione pari al limite fissato per lo standard Euro 4.
Inoltre l’ordinanza impone di ridurre di due ore la durata giornaliera di attivazione degli impianti termici, che, pertanto, non potrà superare le 12 ore giornaliere e di diminuire di 1 grado centigrado, da 20° a 19°, la temperatura dell’aria degli edifici.
Fra le misure aggiuntive dovrebbe entrare in vigore anche la riduzione del limite di velocità in tangenziale Sud da 110 a 90 Km/h.
Fin qui i dati delle ordinanze, ma le polemiche non mancano e non sarebbe corretto non parlarne.
I cittadini sono scettici e arrabbiati in quanto appare chiaro che tali misure serviranno a ben poco contro la quantità di inquinamento dell’aria visto che, tutti i veicoli commerciali EURO 3 possono continuare a circolare, così come continueranno a circolare i camion che forniscono i materiali alle fabbriche del territorio così come continueranno a fumare i camini delle industrie e del “termovalorizzatore” a pieno regime e senza alcuna riduzione.
La domanda è d’obbligo: sono veramente le autovetture di chi esce per fare la spesa o accompagnare i figli a scuola e in palestra la causa della elevata quantità di inquinamento dell’aria?
Valuteremo nei prossimi giorni il responso delle centraline di rilevamento.