(g.f.) – E’ un fronte compatto e numeroso quello dei NO alla discarica di amianto in via Brocchi quello che si delinea da parte dei Consigli di Quartiere della Città di Brescia.
Insomma, pare proprio che i cittadini di Brescia si siano resi conto che i rischi per la salute derivanti da una discarica di amianto in città non sono limitati ai soli quartieri adiacenti ma all’intera Brescia anche in considerazione del fatto che un eventuale inquinamento della falda, che negli anni si è sempre di più innalzata, riguarderebbe ben più che San Polo, Sanpolino o Buffalora.
A preoccupare non è infatti solo la collocazione della discarica, a meno di 100 metri dalle abitazioni, ma il fatto che tante delle prescrizioni di sicurezza contenute nella precedente autorizzazione, siano state disattese dalla Profacta (la ditta che la realizza) al punto da provocarne addirittura un sequestro per un periodo di circa 10 mesi allorquando vi furono trovati dei pacchi di amianto bucati e quindi non sufficientemente controllati.
Ma la lista delle inadempienze descritte da Alessandra Cristini non si fermano qui: si evidenzia l’assenza di una adeguata fascia boscata con alberi ad alto fusto che avrebbe dovuto funzionare da filtro alle polveri già in fase di approntamento della stessa, la non perfetta collocazione di una barriera fonoassorbente o la recente crescita di alberi all’interno del fondo della discarica con l’evidente compromissione della tenuta dei teli sul fondo ed ancora al deposito della terra derivante dallo scavo in posizione non idonea o comunque diversa da quella prevista.
E’ incredibile, insomma, che nonostante questa sfilza di inadempienze la Regione Lombardia abbia deciso di rinnovare detta autorizzazione piuttosto che revocarla.
L’allarme insomma è alto e la Presidente del Consiglio di Quartiere di Sanpolino, Lidia Bontempi, ha illustrato ai presenti (fra i quali anche l’Assessore Comunale Gianluigi Fronda) una lettera che è una forte presa di posizione per un secco NO alla discarica di amianto in via Brocchi, già firmata e sottoscritta, fino ad oggi, da ben 22 Consigli di quartiere e che viaggia spedita verso la totalità dei nuovi organi consultivi.
La lettera sarà inviata ufficialmente al Sindaco nei prossimi giorni, non appena sarà stata trattata anche nei Consigli che mancano all’appello ed a quel punto siamo sicuri che per gli organi competenti sarà veramente difficile continuare a tenere gli occhi chiusi e le orecchie tappate su una questione che, a questo punto, sembra più una polveriera che una discarica di amianto.
Guardate il video con l’intervento di Lidia Bontempi sul documento sottoscritto dai Consigli di quartiere qui sotto oppure sul nostro canale video su YouTube.