Natale, lo abbiamo detto più volte, è una delle feste più belle dell’anno e, senza ombra di dubbio, anche la più attesa.
Ma che adesso il Natale debba essere preso a pretesto per imbastire una inopportuna ed improbabile difesa alla incapacità organizzativa della attuale amministrazione di Brescia lascia veramente l’amaro in bocca.
Cosa accade? Accade che dalle pagine del sito www.quibrescia.it spunta fuori un articolo dal titolo “Arriva il Natale anche in Viale Piave”. All’interno dell’articolo sono contenute le dichiarazioni di tale Sara Balsamo (ndr. compagna dell’Assessore al Centro Storico Mario Labolani) che, come portavoce del Comitato Quartiere Sicuro, esprime vanto di avere organizzato iniziative natalizie nella zona di viale Piave, senza fare spendere alla Loggia un solo Euro.
La stessa poi, riceve il plauso ed i complimenti dell’Assessore Labolani (!) per la bella iniziativa rallegrandosi del fatto che siano i cittadini stessi a farsi promotori del quartiere in cui vivono. Bella iniziativa, senz’altro, ma forse si sarebbero potute evitare dichiarazioni del tipo: “Le nostre iniziative al comune di Brescia non sono mai costate nulla e per questo invito gli altri comitati cittadini, da San Polo alla stazione, a fare altrettanto invece di continuare a lamentarsi con la Loggia. Quando le cose si vogliono fare veramente, si trova il modo come abbiamo fatto noi. Mettendo i soldi prima di tutto di tasca propria se il comune non può farlo. E poi trovando degli sponsor. Basta con polemiche inutili che sono solo sterile politica”.
La signora dimentica probabilmente che le lamentele con la Loggia non sono di natura squisitamente politica come si vorrebbe far trapelare, bensì suffragate da dati di fatto sotto gli occhi di tutti. Abbiamo elencato, a tal proposito, qualche news più giù di questa , l’elenco dell’enorme dispendio di denaro pubblico nel corso di questi ultimi 3 anni solo e sempre per distruggere e mai realizzare qualcosa per i cittadini e le loro manifeste esigenze. E’ sotto gli occhi di tutti la mai estinta polemica sul contratto di quartiere di San polo che impegna l’intera Città di Brescia per spese di decine di milioni di Euro per il progetto, targato Bianchini (Lega Nord) relativo alle demolizione delle torri Tintoretto e Cimabue. Non passa inosservata nemmeno l’inutile smontaggio e rimontaggio di viale sant’Eufemia per unire un paio di rotonde e nemmeno i soldi buttati dalla finestra per togliere i mattoncini (appena messi) in via Cremona per riportare tutto ad asfalto.
Quindi affermare che se vogliamo il Natale dobbiamo pagarcelo di tasca propria perchè il Comune non può farlo , fa a pugni con la realtà. Bisognerebbe piuttosto chiedersi PERCHE’ il Comune non può farlo? Come mai non è stata predisposta una previsione di spesa per iniziative a contorno di una boccata di ossigeno che commercianti e cittadini (per motivi diversi) aspettano in un periodo di grave crisi economica? Anche le attività commerciali delle periferie pagano tasse e, legittimamente, hannole loro aspettative dala amministrazione del Comune a cui versano.
In questo quadro di finta austerità sicuramente balza all’occhio l’enorme sfarzo di luci che dallo scorso Natale rimane confinato al solo centro storico, quasi a sottolineare il disinteresse alle periferie di questa grande città. Con qualche lampadina in meno si sarebbe potuto dare un segnale del Natale nei pressi delle sedi delle circoscrizioni.
Nemmeno un albero di Natale, degno di tale nome, nella sede della nostra Circoscrizione Est sono riusciti a mettere in 3 anni! Brescia, cari amici politici, non è solo piazza Loggia o Piazza della Vittoria, è anche costituita da altre 4 grandi Circoscrizioni che meritano e pretendono attenzione e presenza.
Non possiamo accettare che si dica che se le cose vogliono farsi davvero bisogna farsele con i soldi propri perchè il concetto stesso di comunità cittadina, di etica del governo, viene ad essere sminuito nel suo significato più profondo. Ci sono quartieri dove i cittadini possono e altri quartieri dove i cittadini non possono contribuire con denaro proprio, perchè quello che guadagnano è appena sufficiente a pagare le tasse al Comune dove abitano.
Poi ci sono quartieri dove le attività commerciali (come Sanpolino) stanno pagando sulla loro pelle i ritardi nel completamento dei lavori delle strade e delle strutture pure URLANDO da tempo le necessità e le esigenze.
Che bello leggere della signora Balsamo che ringrazia il Comune per avere accolto le richieste avanzate per migliorare il quartiere. In Viale Piave hanno avuto attraversamenti pedonali illuminati e maggiore presenza delle forze dell’ordine con benefici sulla sicurezza.
E noi?
Dove sono gli amministratori quando qui a Sanpolino si chiede da oltre due anni la messa in sicurezza della rotatoria provvisoria su via Fiorentini che è “scandalosamente” priva di strisce pedonali, segnaletica di attraversamento di pedoni e priva completamente di illuminazione? Da oltre due anni l’abitudine di utilizzare una intera corsia di via degli Alpini come parcheggio a cielo aperto è stata ormai fatta diventare una regola con grave pericolo per l’incolumità di chi percorre la strada a piedi, in bicicletta e in macchina. Eppure stiamo parlando di una strada a poche decine di metri dalla sede della Cicoscrizione e dal distaccamento dei Vigili Urbani: possibile che in due anni non se ne sia accorto nessuno?
Adesso, se anche il Natale dobbiamo pagarlo con i nostri soldi e finirla di lamentarci con la Loggia, dateci una scopa a testa che la leghiamo al nostro corpo, così quando camminiamo per strada diamo anche una ripulita!