La recente diffida inviata dal Consigliere Regionale Francesco Patitucci sta costringendo Enti e Settori della Pubblica Amministrazione ad uscire allo scoperto chiarendo i propri ruoli e le proprie competenze in relazione alla delicata vicenda della bonifica attesa da ben 12 anni e non ancora realizzata.
Dopo la risposta dell’ASL di cui vi abbiamo riferito nelle News precedenti arriva adesso quella della Direzione Generale Territorio ed Urbanica della Regione Lombardia a firma del suo Direttore Generale Bruno Mori.
Dichiara Patitucci “E’ con piacere che invio alla vostra redazione questa comunicazione inviatami dal Direttore Generale Mori in relazione alla mia diffida ad avviare i lavori di bonifica della Ex Cava Piccinelli.
Purtroppo non posso dire che il contenuto della stessa mi tranquillizza visto che, in pratica, la D. G. Territorio ed Urbanistica della Regione Lombardia dichiara di non avere competenze in ordine alle vicende segnalate rimandando il tutto alla relazione della Dott.ssa Padovan (ndr: Dirigente UO valorizzazione dei rifiuti e sistemi informativi) nella quale si evidenzia chiaramente che il Comune di Brescia è titolare del procedimento relativo alle operazioni di bonifica e messa in sicurezza del sito. Mi chiedo allora, se la situazione è così chiara, come mai il Comune non provveda ancora alla bonifica invece di limitarsi a constatare il grave stato di abbandono in cui versa il sito in oggetto. Il Comune dica ai cittadini quando e come intende procedere o, in alternativa, dica a tutti perchè in questi anni si è pensato a tutto tranne che alla tutela e salvaguardia della salute di una intera città. La mia diffida ha avuto fino ad oggi, ad oltre un mese di distanza, il riscontro dell’ASL e delle DG Territorio della Regione: appare strano e preoccupante il silenzio dell’Amministrazione Comunale di Brescia.“.
In realtà il problema è molto serio, perchè pare che le competenze alla risoluzione di un problema così serio siano sempre di meno. La DG Territorio ed Urbanistica dichiara di non averne e rilancia alla relazione della Dott.ssa Padovan che nella sua relazione scrive fra l’altro: ” Si rappresenta fra l’altro che la scrivente Unità Organizzativa Valorizzazione dei Rifiuti e sistemi informativi in quanto non competente in materia di rifiuti radioattivi non è titolare, alla luce della vigente normativa, di competenza alcuna nell’esercizio della quale richiedere alla Amministrazione Comunale di Brescia l’invio di chiarimenti e documentazione in ordine alla vicenda in questione, come sollecitato dal Consigliere Regionale francesco Patitucci. Si sottolinea infine che, il Comune di Brescia, come evidenziato nella nota dell’8 settembre 2011 dell’UO Tutela Ambientale della Direzione Generale Regionale Ambiente, Energia e Reti… è titolare del procedimento Tecnico-Amministrativo relativo agli interventi di bonifica, messa in sicurezza, etc ai sensi ed agli effetti dell’articolo 5 della l.r. 30/2006 ed al quale Comune ARPA Lombardia, con nota 19 settembre 2011 (prot. 00124514) ha trasmesso gli esiti degli ultimi accertamenti condotti (analisi della acque sotterranee prelevate dai piezometri della rete di monitoraggio realizzata nel 2004).
Gli uffici della Regione hanno dunque dato il loro riscontro, come aveva già fatto l’ASL alcune settimane addietro. Dunque il Comune di Brescia ha tutte le informazioni e le competenze necessarie in materia di intervento sull’area radioattiva ma è l’unico che finora non ha fornito il proprio riscontro alla lettera-difida del Consigliere Regionale Patitucci. Una svista?