La politica non sempre scende in campo in difesa degli interessi di chi vede nell’amianto l’affare del millennio, ma qualche volta si pone anche al fianco dei cittadini.
E’ il caso del Consigliere Regionale Francesco Patitucci che, in una intervista rilasciata alla nostra redazione, non esita a tirare fuori tutto il proprio risentimento nei confronti di chi, alla luce delle vicende giudiziarie di questi ultimi giorni, dovrebbe immediatamente sospendere tutte le autorizzazioni rilasciate per la messa in funzione di nuove discariche di amianto ed invece continua a fare finta di nulla consentendo, come nel caso della Profacta per la discarica di via Brocchi, di riprendere i lavori a tappe forzate in virtù di una nuova autorizzazione rilasciata poco più di una settimana prima che scoppiasse il caso Nicoli Cristiani.
“La decisione è resa ancora più discutibile dal fatto che il nome di Faustini (ndr. la Profacta è una società del Gruppo Faustini) è risultato collegato sia a Nicoli Cristiani che all’imprenditore Locatelli (entrambe in carcere) con i quali pare che lo stesso Faustini si trovasse a cena in un noto locale Bresciano per discutere di “cartelli” sui prezzi.” Prosegue Patitucci: “Se a questo aggiungiamo che, recentemente i giornali riferiscono che le intercettazioni chiamano in causa anche funzionari della Regione addirittura con il compito di eseguire le valutazioni di impatto ambientale presentate dai richiedenti le discariche, si capisce come il blocco immediato delle autorizzazioni fino a quando la magistratura non avrà chiarito la vicenda sia un atto dovuto delle istituzioni a tutela dei diritti dei cittadini. ”
Invece, come se nulla fosse la Profacta ha ripreso a scavare e la richiesta di sospendere i lavori avanzata dallo stesso Patitucci non ha avuto al momento alcuna risposta. Una situazione dunque ancora controversa ma che potrebbe rivelare nuove sorprese visto che, come ci informa Patitucci, il suo gruppo regionale sta valutando la possibilità di interventi corposi anche di carattere legale.
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