E’ risaputo che di solito sono le farse a traformarsi in tragedie, ma questa volta sembra proprio l’opposto. La tragedia la stiamo vivendo già da oltre tre anni con una strana politica di divieti.
Si, avete letto bene ed i fatti sono sotto gli occhi di tutti: qualche esempio?
Intere generazioni sono state abituate a consumare un pasto freddo nelle calde serate estive dentro i parchi comunali, ma ora, di colpo, questi momenti diventano vietati.
Provate a chiedervi perchè i bambini non possono più giocare a palla nei parchi, ed ancora perchè si corre il rischio di essere multati se si consuma una bevanda per strada: ve lo diciamo noi il motivo.
Perchè in tre anni di amministrazione Paroli si è cercato di convincere in tutti i modi i cittadini che la priorità di Brescia è quella di instaurare un inutile braccio di ferro con chi “non è di fede padana”.
Peccato però che a fronte di un inutile sperpero di tempo e denaro (vedi spese legali su ricorsi vari, ad esempio, sul bonus bebè), questa politica non abbia portato alcun vantaggio reale alla vita quotidiana dei cittadini bresciani che oggi devono fare i conti con una enorme crisi economica e di servizi, oltre alla criminalità in aumento, almeno a quanto ci racconta la cronaca quotidiana piena zeppa di scippi e truffe varie.
Sulla sicurezza sembra dunque che la politica attuale faccia acqua da tutte le parti, per non dire poi di quella sulla salute pubblica.
Siti inquinati e terreni radioattivi (ex cava Piccinelli) giacciono ignorati alle porte della città sperando che, le centiania di anni necessari alla perdita del potenziale radioattivo in essi presenti, trascorrano in fretta e nel silenzio generale.
E che dire dello spettacolo presentato in questi giorni agli occhi dei bresciani grandi e piccini?
Un grande manifesto del PDL (il partito del Sindaco Paroli) che ringrazia lo stesso Sindaco Paroli perchè nel nuovo PGT non ci sono nuove Moschee!
Il partito del Sindaco che ringrazia il Sindaco è pari all’oste che che si complimenta con se stesso per la bontà del proprio vino.
Intanto però Brescia attende ancora risultati concreti sulla sicurezza, sull’ambiente, sul traffico, sulla viabilità, sui trasporti, sul commercio e sull’occupazione.
Aspettiamo, magari con il prossimo manifesto andrà meglio….!